Ritorno da Nova Siri, con il cuore pieno di gioia per quanto visto e vissuto in Basilicata. Le finali nazionali stanno andando tutte bene e la prova di Sport& Go! affrontata con tanto entusiasmo al Sud, animata da oltre 1600 presenze, è stata ampiamente vinta. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato nelle diverse fasi, al Nord, al Centro e al Sud e avanti così, con l’entusiasmo della nostra proposta polisportiva, così attenta alla valorizzazione delle persone e alla bellezza delle relazioni personali. Anche nei momenti di massimo sforzo organizzativo, non si è mai smesso di pensare al futuro che ci viene incontro velocemente. Un futuro che ci inviterà ad essere coesi e forti nelle questioni da risolvere.
Mi riferisco ovviamente alla riforma del lavoro sportivo, in partenza dal 1° luglio, ma non solo. Come più volte sottolineato, se vi saranno dei problemi li affronteremo insieme, per essere più forti nella proposta di soluzioni più giuste ed efficaci per l’Associazione e per la società. Dobbiamo ora cercare di avviare una riflessione su noi stessi e sulle tematiche di maggiore attualità. L’esperienza ci ha dimostrato che coinvolgere il territorio è la scelta più giusta da fare. Anche se posso già immaginare le obiezioni di chi invece pensa sia meglio affidare agli organismi eletti, secondo competenza, di valutare progetti e prospettive, per poi indicare al territorio la strada da percorrere.
Sono convinto, invece, che il coinvolgimento del territorio, fatto con buon senso e rispetto di tutti, porti a risultati migliori. È importante dialogare, pur nei diversi ruoli, con pari dignità. Le idee possono essere ottime anche se espresse lontano dai cosiddetti centri decisionali. Su un punto siamo sempre stati tutti d’accordo: il Csi non è del Presidente, né del Consiglio o della Presidenza nazionale. Il Csi è di tutti.
È evidente poi che occorra scegliere tempi e modi giusti per la raccolta delle istanze e dei suggerimenti che vengono dalla base. Il tutto va valutato negli aspetti e negli effetti concreti. A questo punto entrano in gioco le responsabilità attribuite ai diversi organismi. Ma, almeno, potremo essere certi di avere dato a tutti la possibilità di esprimersi e di sentirsi corresponsabili e protagonisti.
Questo è il nutrimento dell’associazionismo autentico: far sentire tutti partecipi di un unico grande progetto che sia il risultato della passione e del cuore di coloro che sono nel Csi e che lo amano.